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Roxane Métayer “Perlée de Sève”

Nata in Francia e attualmente residente in Belgio, Roxane Métayer è un'artista multidisciplinare, che lavora nei campi del video, del disegno e della scultura, oltre alla sua pratica musicale - fortemente incentrata sulla spontaneità - che risale alla sua infanzia quando cominciò a studiare il violino. Formatasi all'Ecole de Recherches Graphiques di Bruxelles, dopo aver conseguito un master in Narrazione Speculativa, Narrazioni ed Esperimenti, negli ultimi anni l'artista ha sviluppato una pratica poliedrica che trasforma vari elementi che informano la sua realtà, in particolare immagini organiche e suoni della natura, in un universo parallelo che è allo stesso tempo ultraterreno e misteriosamente familiare. Attiva da diversi anni sulla scena musicale sperimentale europea - lavorando nel duo Gebogen Ogen e Sage Alyte (che l'anno scorso ha pubblicato un LP particolarmente sorprendente su Vlek) - Métayer è diventata sempre più nota per i suoi sforzi da solista, consentendo la sua visione singolare per essere al centro della scena.Posizionato sull'asse tra ambient, drone, folklore e musica elettroacustica sperimentale, l'ultimo full-length di Métayer, "Perlée de Sève", raccoglie undici registrazioni intime e basate sulla narrativa, attingendo a una tavolozza multistrumentale di violino, fiati, voce e vari effetti. Come i precedenti sforzi di Métayer, ogni opera evoca immagini vivide e porta con sé una traccia dell’ambiente in cui è stata concepita, diventando storie tratte da dialoghi di profonda scoperta tra lei e ciò che la circonda.Incorporando elementi melodici, intrecciati in droni, frammenti simili a mantra e dettagli percussivi, "Perlée de Sève" incontra Métayer che abbraccia un senso di astrazione più forte che si allontana leggermente dagli elementi più folk che hanno contribuito a definire il suo LP di debutto. In tal modo, ha delimitato un territorio straordinariamente unico all’interno della musica sperimentale, definito da un senso del tatto profondamente umano, che presenta una mappa sonora degli habitat immaginari, densi di storie, oggetti e personaggi, che popolano la sua mente. Come ha scritto in un’intervista: “Le storie sono un modo privilegiato per creare consapevolezza su un argomento specifico”.
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