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PIERO UMILIANI "L'Uomo Elettronico"

Piero Umiliani (1926-2001) è stato tra i più importanti e affascinanti compositori emersi dall'Italia nel corso del XX secolo. La sua relativa oscurità è una semplice conseguenza della sua devozione al regno misterioso e spesso anonimo della musica da biblioteca italiana e al vasto corpo di composizioni di colonne sonore per film, a cui ha dedicato la sua vita.Rigorosamente sperimentale e lungimirante, Umiliani ha prodotto centinaia di album che resistono collettivamente alle nozioni di genere, movimento e posizione ideologica, molti dei quali sono apparsi sotto moniker - M. Zalla, Moggi, Catamo, Rovi, Tusco, ecc. - e aggiungono ulteriori mistero al suo corpo di lavoro. Pochi artisti sono mai stati così prolifici o visionari.Lavorando a stretto contatto con la tenuta del compositore, l'impronta di Roma, Four Flies, approfondisce le opere elettroniche di Umiliani con la splendida collezione di doppi LP L'Uomo Elettronico. Con 3 tracce inedite, così come rarità e gemme nascoste - tutte rimasterizzate dai nastri analogici originali - è una straordinaria immersione in suoni esilaranti che illuminano uno dei più importanti viaggiatori sonori italiani in modi che raramente è stato ascoltato.Mentre molti compositori d'avanguardia e sperimentali come Daphne Oram, Delia Derbyshire, Luc Ferrari, Bernard Parmegiani e innumerevoli altri sono stati ampiamente celebrati per il lavoro che ha collaborato con il regno visivo, il contributo degli artisti italiani rimane meno esplorato. Per decenni, il paese ha impiegato molti dei suoi compositori e musicisti più talentuosi nell'industria cinematografica, offrendo loro un'incredibile libertà creativa per produrre alcune delle musiche più sorprendenti dell'era modernista. L'Uomo Elettronico cura con cura 16 composizioni indipendenti create da un maestro artigiano della musica elettronica, costruendo paesaggi sonori ipnotici e minimalisti attraverso strati di oscillatori e sintetizzatori - Moog, Arp, VCS3, ecc. - che si materializzano come cavalli di Troia sperimentali dalle sfumature pop. , immergendo l'orecchio nella mente introspettiva ed esoterica di Umiliani. Giocosi, gioiosi, lunatici e rigorosamente in anticipo sui tempi, i toni, le melodie cicliche e i poliritmi danzano e si scontrano sui 4 lati dell'album, portandoci in un viaggio inaspettato attraverso gli intrighi fisiologici e spaziali che caratterizzano il lavoro del compositore - se non l'intero idioma della musica da biblioteca - sotto una nuova luce affascinante e importante.
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