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Michele Bokanowski “Musiques de Concert”

Nata nel 1943, fu solo all'età di 22 anni, dopo aver letto “À la recherche d'une musique concrète” di Pierre Schaeffer, che Michèle Bokanowski iniziò a studiare composizione, sotto la guida dello stesso Schaeffer, oltre che di Éliane Radigue, coltivando una pratica singolare nella sintesi del suono e nella musica elettronica. Dalla sua comparsa sulla scena negli anni '70, Bokanowski si è concentrata principalmente sulla composizione per film, televisione e danza, oltre ad apparire in una scarsa discografia di lavori su etichette come Metamkine, Empreintes DIGITALes, trAce Label e Elevator Bath oltre il decenni successivi.Nelle parole di Direttore artistico del GRM François Bonnet (Kassel Jaeger), l'immenso talento di Bokanowski risiede nella sua particolare capacità di “trovare il giusto sviluppo per ogni suono, lasciandolo sbocciare prima di alterarlo, adattando la struttura musicale per lasciare che i suoni 'siano', anche se a volte significa tornare alla forma più elementare”.Si allontana anche nettamente dal territorio per il quale è stata meglio conosciuta, raccogliendo la totalità delle sue composizioni per esibizioni dal vivo / concerti, piuttosto che quelle concepite per l'applicazione nei contesti del cinema, della televisione e della danza. Raccogliendo un totale di undici opere che abbracciano il periodo tra il 1974 e il 2020, è un'immersione senza pari nel mondo sonoro altamente distinto del compositore, caratterizzato da densità, colori e profondità profondi.Sorprendentemente, ma altrettanto prevedibilmente, nei quattro decenni e mezzo esplorati da “Musiques de Concert”, Bokanowski ha coperto una notevole quantità di terreno creativo. A partire dalle fonti sonore acustiche più tradizionali presentate nella prima composizione, "Pour un pianiste" (1974), il compositore si è rapidamente spinto verso futuri sconosciuti con le atmosfere radicalmente pulsanti di "Trois chambres d'inquiétude" (1976), un'opera che inspiegabilmente prefigura le atmosfere e le trame più oscure che avrebbero definito progetti post-industriali come Nurse With Wound nei decenni a venire. Man mano che la raccolta avanza, spostandosi attraverso gli anni '80 con pezzi come "Tabou" (1984) e "Phone Variations" (1988), sono la lungimiranza e il temperamento minaccioso di Bokanowski che sono sempre più al centro dell'attenzione. Ad ogni svolta, appare almeno un decennio avanti rispetto agli zeitgeist del momento, spingendo continuamente in avanti la pratica della musica elettroacustica, presentando al contempo il suo marchio unico di radicalismo sonoro con una sensibilità che rimane straordinariamente accessibile e ascoltabile.
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