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Maria Teresa Luciani "Situazioni del Terzo Mondo"

L'LP del 1972 di Maria Teresa Luciani, Situazioni del terzo Mondo, è avvolto nel mistero e nell'intrigo. Per anni, il dibattito ha ruotato intorno all'identità del suo creatore, con le recenti ristampe di altri album nel catalogo dell'artista di Finders Keepers e Cinedelic - Sounds of the City e Free Jazz, rispettivamente - che hanno solo aggiunto ulteriore slancio.Il nome di Maria Teresa Luciani rappresenta un ingresso relativamente breve nel canone della libreria musicale italiana, avendo pubblicato nel corso del 1972 quattro album - tutti annoverati tra i grandi santi graal del genere - prima di scomparire alla vista.Nel corso degli anni, la predisposizione del genere verso identità misteriose - incontrando molti dei suoi compositori che lavorano sotto numerosi soprannomi e falsi nomi - ha portato ascoltatori e fan a ipotizzare che l'origine di questi album risieda nientemeno che su Antonino Riccardo Luciani - uno dei compositori più prolifici e noti - piuttosto che essere il prodotto di una breve apparizione della sua altrimenti sconosciuta sorella.Qualunque sia la verità, Situazioni del Terzo Mondo è un'opera sbalorditiva che si colloca tra i più importanti sforzi di astrazione musicale mai registrati. Come tutta la musica da libreria, è stata concepita per l'uso in televisione, radio o film, ma senza una piattaforma specifica in mente, consentendo al suo compositore una quantità senza precedenti di libertà creativa. Composto da 12 opere indipendenti che culminano come una totalità senza soluzione di continuità, l'album è un viaggio nel concettualismo sonoro che è sorprendentemente in anticipo sui tempi e presenta una serie di sorprendenti punti in comune con le future forme di musica elettroacustica e sperimentale, solo per emergere decenni dopo.Quasi impossibile da riassumere con qualsiasi giustizia, Situazioni del Terzo Mondo presenta passaggi di percussioni ripetitive che restano sul filo del rasoio tra minimalismo e tribalismo, momenti irti di toni lunghi e trame ronzanti, riverberi, paesaggi sonori ambientali che sfruttano fonti sonore insostituibili, gesti astratti quel cenno verso l'esplicito avanguardismo elettronico e gesti sorprendenti di chitarra minimalista, ciascuno complimentandosi con il successivo per culminare come una delle esperienze di ascolto più eccitanti che si possano trovare, prima o dopo. Visionario dall'inizio alla fine, pur essendo probabilmente un gesto di musica sperimentale molto più sorprendente rispetto al contesto in cui è stato originariamente concepito, se fosse necessaria una scusa per un'esplorazione della musica da biblioteca, Situazioni del Terzo Mondo è senza dubbio il punto di partenza. Assolutamente sbalorditivo dal primo momento all'ultimo, Cinedelic lo ha fatto di nuovo con la prima ristampa in assoluto di questo colpo da maestro. Da non perdere!
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