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ABDULLAH IBRAHIM "3"

La grande sala è famosa per un'acustica incredibile e l'esibizione al piano dell'ottantanovenne Abdullah Ibrahim, NEA Jazz Master nel 2019, ha segnato uno dei momenti più importanti dell'anno. È anche il luogo in cui, durante la pandemia, è stato registrato Solotude (Gearbox, 2021), un lavoro molto acclamato dalla critica.In uscita , il nuovo album 3 è una produzione tratta dal concerto sold out dello scorso luglio al Barbican Centre di Londra, e si articola in due parti. La prima è stata registrata a porte chiuse e direttamente in analogico su una Scully da 1", precedentemente utilizzata da Elvis Presley nei famosi Sun Studio di Memphis. La seconda invece è un estratto dal concerto con il pubblico in sala, con Ibrahim che si esibisce in trio insieme a Cleve Guyton (flauto, ottavino, sassofono), già al fianco di Aretha Franklin, Dizzy Gillespie e Joe Henderson, e l'apprezzato Noah Jackson (basso, violoncello). Guyton e Jackson sono sodali di Ibrahim nella band Ekaya e presenti nel suo album The Balance (Gearbox, 2019), arrivato al #3 nella Billboard Jazz Chart. 

Le composizioni di 3 presentano una serie di inediti e arrangiamenti commoventi, ispirati al background musicale del leggendario artista sudafricano (gospel, jive, jazz americano e musica classica, sacra e profana), nonché arrangiamenti di brani dei suoi amici ed eroi come Duke Ellington e John Coltrane, il tutto intrecciato al suo stile di esecuzione, sempre molto fluido ed entusiasmante.Incantevoli anche le sue performance vocali, un momento di grande suggestione con canzoni strazianti sul dolore della schiavitù, interpretate in lingua indigena e in inglese. La mancanza di percussioni mette in risalto i momenti struggenti ed energici.Il primo singolo che anticipa l'album, Mindif, una rivisitazione tratta dall'omonimo album pubblicato nel 1988 su Enja, è tratto dalla registrazione con il pubblico in sala e chiude l'esibizione con un equilibrio magistrale di intimità, catarsi e introspezione, mentre Guyton e Jackson si muovono intorno al suono appassionato del loro leader. La durata del brano è di sette minuti, ma gli ultimi tre sono interamente dedicati agli applausi: una conclusione appropriata.
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