Donato Dozzy e sarà un momento che rimarrà indelebile, scritto nel tempo e ricordato. Dozzy è il trait d'union perfetto tra i clubber più attenti del fronte techno e quelli dell'elettronica sperimentale. Più di venti anni di esperienza alle spalle, tanto da essere soprannominato per la sua conoscenza enciclopedica della musica "The Professor". Affila le armi del djing alla fine degli anni '90, all'apice dello spazio liberato Brancaleone di Roma, per poi trasferirsi nel 2004 a Berlino e diventare resident dj al Panorama Bar / Berghain. Pochi dj e producer sono universalmente acclamati e apprezzati nel mondo della techno, e più in generale della musica elettronica. Mai entrato a far parte dei circuiti più inflazionati (per non dire commerciali) non per mancanza di opportunità, ma per una scelta artistica e di vita ben precisa, Donato è riuscito a conquistarsi uno spazio privilegiato nell’animo sia della vecchia che della nuova guardia: un trait d’union ideale tra chi è più attento ai suoni prettamente techno e chi invece ama invece sperimentazioni e avanguardie. Questa sua caratteristica, che si esprime nell’essere a proprio agio in situazioni molto diverse fra loro, che si tratti di un dancefloor affollato o di un paesaggio sonoro per un'installazione di arte contemporanea, lo ha reso uno dei personaggi più multiformi della techno internazionale, ha pubblicato dischi per label come Prologue e Semantica Records, oltre a Spazio Disponibile, di cui è co-fondatore, ultime su uscite per Danza Tribale con l’emergente Adiel e sulla Eerie. Il suo ultimo album è uscito lo scoso anno per la celebre Tresor “Filo Loves The Acid”. L'hype intorno a lui è tanto alto quanto poco numerose sono le sue esibizioni: solo un paio di dozzine l'anno, distribuite in tutto il mondo e sempre con proposte diverse, che sia un set techno con solo vinili, un live ibrido totalmente improvvisato, una selezione ambient-sperimentale o ancora progetti come Voices From The Lake (in coppia con Neel) o Aquaplano (con Nuel).