Rinomati per i loro viaggi psichedelici ai confini del cosmo, “Fenice” è al contrario un’esperienza di ascolto molto più introspettiva. Le sperimentazioni sonore abbondano nell’esplorazione del tema centrale; sintetizzatori ed effetti vocali sono presenti in modo più prominente che mai mentre la band si spinge sempre più nel territorio inesplorato della loro stessa identità.