JACKIE LEVEN NIGHT LILIES Ogni disco dello scozzese Jackie Leven è da considerarsi un piccolo evento, tradizione rinnovata anche con questo Night Lilies. Attivo da trent'anni, il musicista è un notevole conoscitore della tradizione musicale e letteraria della sua terra, come dimostra appieno gran parte dell'opera di cui è intestatario, con particolare riferimento ad album d'assoluto pregio come The Mystery Of Love Is Greater Than The Mystery Of Death (1994) e Forbidden Songs Of The Dying West (1995) - per citare i più espressivi della sua recente discografia. Anche con questa nuova fatica riesce pienamente a coniugare atmosfere romantiche e gotiche restituendo una gran fascinazione dal punto di vista dell'insieme. Nonostante quando canta sembra che stia costantemente recitando, l 'artista non è esente da una forte musicalità, come mostrano brani quali Empty In Soho Square, Universal Blue, Ireland For Losers, Deep Chocking Wooded Death Fix, Burning The Fox Of Beautiful Things e Me & Angela, che per l'appunto bruciano del sacro fuoco di cui si sono nutriti musicisti quali Fairport Convention, Christy Moore, Sinéad O'Connor, Hamish Imlach, Waterboys, Traffic e tutti gli altri che hanno fatto bardo della rivisitazione folk nelle isole britanniche. Night Lilies è un disco pregno di passione, dolore e forza, principali caratteristiche della tradizione popolare tutta, unica certezza che ci assicura di appartenere a un solo, determinato mondo. E' per questo motivo che ci sentiamo davvero vicini a Jackie Leven.