Una delle più interessanti nuove proposte turche: Gaye Su Akyol. Nasce a Istanbul e con la famiglia gira l'Asia Minore assimilando stili e generi che caratterizzano il mondo musicale anatolico. Il padre Muzzaffer Akyol si occupa di pittura e fa spesso tappa a Trebisonda, centro culturale e portuale che risente di molte culture, fra cui quella greca e armena. Gaye Su Akyol non può dunque prescindere dal respiro globale della Turchia e della città che le ha dato i natali: «Molti centri anatolici sono veri e propri ponti culturali», afferma l'artista, «e questo è vero soprattutto in ambito musicale, a partire dall'esperienza ellenica lungo le coste dell'antico impero ottomano. Da giovane giravo frequentemente per il paese con la mia famiglia e ho potuto constatare di persona l'eccezionale diversità antropologica che caratterizza il mondo turco». E l'antropologia, di fatto, fornisce alla musicista lo stimolo per parafrasare il paradigma anatolico, ricchissimo di spunti e rimandi all'evoluzione umana. Gaye Su Akyol studia antropologia all'università e dopo la laurea si occupa di pittura e scrive canzoni. Fa le prime esperienze nei Toz ve Toz e nei Seni Gormem Imkansiz, e soprattutto con una band di spicco del panorama underground turco: i Bubituzak .